All’interno di quest’articolo vi parleremo di cosa sono i cosiddetti sogni premonitori.
Sicuramente è capitato anche a voi di fare un sogno che vi sembrava quasi essere reale, un sogno che sembra una vera e propria rivelazione del vostro futuro.
Molti, sono convinti che i sogni possano avere un che di premonitore, se pensiamo all’origine dell’analisi dei sogni, i popoli antichi erano convinti che questi potessero mostrare il futuro, il sogno quindi era paragonato a una visione in grado di prevedere ciò che sarebbe successo.
I greci e i Romani, utilizzavano spesso i sogni come un simbolo, un segno anche per prendere decisioni molto importanti, come per andare in guerra.
Se un sacerdote faceva un sogno, questo veniva preso molto seriamente e cercato di tradurre come visione del futuro.
Anche gli indiani d’America credevano nei sogni premonitori e cercavano di spiegare le immagini che vedevano durante le loro ore di sonno come presagi, negativi o positivi a seconda delle simbologie della loro cultura.
Ma non solo questi popoli erano attratti dalla materia dei sogni e dalla loro similarità a delle visioni della vita futura.
Anche nella Bibbia, sia nel vecchio che nel nuovo testamento, si parla dei sogni come premonizioni del futuro, o come un mezzo che Dio utilizza per comunicare con il suo discepolo.
Basti pensare alla storia di Giuseppe, che aveva come dono la capacità di sognare il futuro attraverso immagini iconiche che lui stesso doveva interpretare.
Non solo anche nel Nuovo testamento, si parla di sogni, infatti anche Giuseppe il marito di Maria, madre di Gesù Cristo, ricevette in sogno l’Arcangelo Gabriele che lo rassicurò rispetto alla gravidanza della moglie.
Dunque, i sogni premonitori, reali o meno, sono sempre esistiti o almeno, hanno sempre trovato qualcuno che credesse nella loro capacità di svelare il futuro.
La fine della credenza premonitoria dei sogni
I sogni sono stati considerati per lungo tempo uno squarcio del futuro, inoltre anche durante le diverse epoche della storia, i sogni per il popolo erano un’esplicazione di qualche volontà divina, un avviso per il futuro o comunque avevano un significato particolare che cercavano in tutti i modi di tradurre.
Per questo motivo nacque anche la Smorfia, sia quella regionale che quella Napoletana, un modo antico di riuscire a dare una spiegazione a qualcosa d’immateriale e di difficile comprensione.
Nel tempo poi la smorfia si è unita al gioco.
E nelle credenze popolari il sogno ha preso significato, ma è diventato anche un modo per parlare con i defunti, infatti, ancora oggi si crede che il defunto possa venire in sogno o per dare un avviso o addirittura per dare i numeri vincenti.
Nonostante dunque, ci sia ancora una piccola credenza popolare riguardo i sogni premonitori, il loro potere divinatorio, fu sfatato agli inizi del novecento con la nascita della psicoanalisi.
Gli psicologi e psicoanalisti dell’epoca non potevano credere che la mente potesse proiettare delle immagini del futuro attraverso il sogno.
In un periodo dunque, dove s’iniziava a cercare una spiegazione scientifica a tutti gli avvenimenti e non una spiegazione divina o mistica, gli psicoanalisti a partire dai grandi Fondatori Freud e Jung, affermarono che i sogni non erano altro che una riproduzione del proprio inconscio.
I sogni erano un modo per superare e affrontare le paure della realtà, non erano sogni premonitori, ma bensì erano uno specchio su una parte del nostro cervello inconscia appunto, che non si poteva manifestare durante le ore di veglia, perché sussisteva un impedimento da parte dei nostri meccanismi di difesa.
Lo studio sull’inconscio e sui sogni, è sicuramente molto complesso, ma al contempo interessante, spesso i sogni possono raccontarci cose che abbiamo dimenticato della nostra infanzia, esperienze traumatiche che la nostra mente ha chiuso nell’inconscio per riuscire a darci una vita più serena.
Sicuramente la correlazione tra l’analisi del sogno e l’ipnosi è tra gli studi migliori della psicoanalisi, grazie alla scoperta di un’entità a noi sconosciuta qual è l’inconscio, vera materia dei sogni.
I sogni premonitori esistono o sono frutto della fantasia?
Parlando, da un punto di vista meramente scientifico possiamo affermare che i sogni premonitori non esistono, perché il nostro cervello non è e non può essere in grado di prevedere con esattezza il futuro.
Il futuro è determinato dal libero arbitrio nostro e delle persone che ci circondano, dunque le situazioni che si vanno a creare sono imprevedibili e non constatabili prima che accadano.
Se a volte capita di fare dei sogni che si realizzano anche in parte, non vuol dire che si è fatto dei sogni premonitori e che siate in grado di prevedere il futuro, ma è il vostro cervello che lavorando libero dalle pressioni e dallo stress delle giornate di veglia, è in grado di elaborare un possibile scenario futuro, ma che non è altro che una mera possibilità.
E’ come quando si fa una scommessa, valutiamo le condizioni di una squadra e dell’altra, cerchiamo di vedere dove giocano, quali sono le condizioni meteo, etc…una volta pensato a tutto ciò calcoliamo il risultato, vittoria o sconfitta per l’una o per l’altra. In questo caso se i nostri conti sono esatti e non succede alcun imprevisto abbiamo l’80% di possibilità di vincere.
La stessa cosa vale quando facciamo un sogno della realtà in cui viviamo il nostro cervello elabora mille situazioni nelle quali ci potremmo ritrovare, ma alla fine ci mostra inconsciamente attraverso il sogno, la situazione che più si avvicina alla realtà.