Il numero di oggi è il 25! Il numero del Natale ma non solo. Analizziamo insieme caratteristiche e curiosità su questo numero, al fine di comprendere se esso nasconda o meno dei segreti che ancora non conosciamo.
Come sempre ci affideremo inizialmente alla lettura che la smorfia dà di questo numero, prima di passare ad analizzare altri aspetti.
Il 25 nella smorfia
Per la smorfia il 25 è il numero del Natale. Si tratta senza dubbio alcuno della festa più attesa dell’anno, quella che i bambini aspettano con ansia, tanto da considerarla un momento fondamentale dell’anno.
La festa, per la sua associazione al concetto di famiglia, di calore e unione, sembra essere apprezzata anche dai grandi. Qualora nei vostri sogni appaia anche fuori stagione il Natale, o comunque un qualcosa che in un modo o nell’altro lo ricordi.
Visto che come sempre le emozioni provate durante il sogno sono fondamentali, il 25 appare come il numero giusto da provare anche in tutte le situazioni in cui entra in scena la famiglia, il calore che essa emana, la gioia legata all’aprire un regalo e sensazioni simili.
Non è tuttavia questo l’unico significato che possiamo dare a questo numero. Esso è infatti associato ad esempio alla parata, ad un corteo, alla menta, ad un nodo, dalla vittoria in una causa legale, al gioco della mosca cieca.
Le cose, le azioni e le persone che rimandano al 25 sono dunque davvero molte, non resta che valutarle con attenzione per comprendere quale sia il numero giusto sul quale puntare.
Altri significati del numero 25
Allontaniamoci adesso dal significato che la smorfia dà di questo numero e passiamo ad analizzare altri possibili significati allo stesso associati. Iniziamo con il dire che secondo Abellio il numero 25 starebbe ad indicare la parola di Dio intesa come giusta e universale.
Il concetto di giustizia è ripreso anche da sant’Agostino che a questo numero associa in generale la legge.
Il 25 è anche un numero con la forte valenza religiosa e non solo per il suo legame con il Natale di cui abbiamo già avuto modo di parlare.
25 sono gli anni a partire dai quali Mosè iniziò a predicare e a lavorare per il signore, 25 i cubiti del tempio che si costruì in onore di Geova dal re Salomone; venticinque il giorno di ogni mese in cui si sacrificavano degli animali per provare la propria fede.
Ma l’elenco non finisce qui: per 25 anni infatti Abramo ha atteso il figlio Isacco, 25 furono i miracoli di Gesù Cristo; 25 io segni della croce che il sacerdote eseguiva prima di un sacrificio, 25 gli anni che aveva Giovanni quando fu onorato della vocazione.
È un numero che dunque è stato senza dubbio molto presente e al quale in molti si sono accostati e si accostano.